LA DISABILITA’ NON E’ UN LUSSO: E’ DIGNITA’, E’ SALUTE , E’ INTEGRAZIONE SOCIALE

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LA DISABILITA’ NON E’ UN LUSSO: E’ DIGNITA’, E’ SALUTE , E’ INTEGRAZIONE SOCIALE

Gentilissima Presidente Del Consiglio Giorgia Meloni,

Sono il Dott. Luca Faccio da Bassano del Grappa (Vicenza) dal 2005 mi occupo di tematiche Socio – Politiche con particolare attenzione alla disabilità.

Sono molto arrabbiato perché le persone disabili con le loro famiglie sono costrette a pagarsi una parte degli ausili indispensabili per vivere una vita dignitosa e il più possibile agevole.

Credo che uno Stato civile non debba lucrare su chi sta già vivendo una vita complessa e piena di ostacoli.

Riporto di seguito la storia di Valerio:

“Angelo Piersimoni, padre di Valerio, un ragazzo di 34 con distrofia muscolare di Duchenne, denuncia come, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Nomenclatore Tariffario regionale nelle Marche, la famiglia si è vista costretta a coprire di tasca propria la parte restante del costo della nuova carrozzina per Valerio.

“Abbiamo dovuto versare noi la differenza perché la carrozzina attuale si blocca più volte al giorno, e quella nuova è necessaria con urgenza. Ma non è giusto. Quella cifra non rappresenta uno sfizio, bensì un diritto che dovrebbe essere garantito a ogni cittadino con disabilità. Il modello, prescritto da uno specialista, ha un costo complessivo di 17.573 euro IVA compresa. Di questi, l’Azienda sanitaria ne ha riconosciuti 14.472,65. La quota mancante, pari a 3.100 euro e 48 centesimi, è stata saldata direttamente da Valerio, che percepisce una pensione d’invalidità e accompagnamento pari a 1.200 euro mensili.

Non si può chiedere a chi ha una grave disabilità di privarsi di altri bisogni essenziali per pagarsi un presidio sanitario. Una carrozzina come questa consente a mio figlio di uscire, lavorare, vivere. Supporta anche apparecchi salvavita come i ventilatori, quindi stiamo parlando di un dispositivo fondamentale, non di un optional. L’autonomia non è un extra. È dignità, è salute, è integrazione sociale.
Porto questo caso all’attenzione pubblica non per chiedere aiuto economico, ma per sollevare una riflessione. La Regione deve rivedere questi parametri: un presidio così non può essere lasciato parzialmente a carico del cittadino. È il Servizio Sanitario Nazionale che deve farsene carico, interamente. Le famiglie non possono essere abbandonate, soprattutto quando si tratta di diritti basilari per chi vive ogni giorno la disabilità.”

L’autonomia non è un lusso: è dignità.
Nessuno dovrebbe essere lasciato solo a combattere per ottenere un diritto fondamentale.
Vivere, lavorare, uscire non sono privilegi ma possibilità che ogni essere umano merita.
E quando una persona è costretta pagare di tasca propria per garantirsi dignità e autonomia è tutta la società a fallire.
I diritti non si elemosinano, si garantiscono.
È nostro dovere come comunità non voltare lo sguardo.
Perché la disabilita non riguarda solo chi la vive ma anche chi sceglie, o no, di farsene carico”

Storia tratta da: “vorrei prendere il treno” https://www.facebook.com/photo/?fbid=1138828448284168&set=a.329084612591893

Da qualche tempo anche la Regione Veneto fa pagare una parte degli ausili alla persona disabile o alla famiglia.

La invito a leggere il mio articolo sull’argomento e la informo che il costo della batteria sarà da me inviato presso gli uffici di Palazzo Chigi, del Quirinale e della Regione Veneto.

Tengo a precisare che io non voglio nessun privilegio e che la battaglia che sto facendo la sto facendo per tutti.

Rimango in attesa di una sua risposta scritta che sarà pubblicata su questo blog e la ringrazio anticipatamente.

Dott. Luca Faccio

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