DIRITTI DIGNITTA’ : LA VOCE DI UNA ZECCA ROSSA CONTRO IL DECRETO SICUREZZA
Carissimo Signore,
Lei che dovrà passare di casa in casa per far ordine, o meglio per la sicurezza, venga pure a casa mia, venga pure quando vuole ad attenderla troverà una persona fiera e orgogliosa di essere una zecca rossa.
In gioventù ho partecipato a qualche manifestazione in modo pacifico per difendere i diritti delle persone con disabilità, oggi probabilmente a causa del decreto sicurezza verrei arrestato.
Non si preoccupi non mi troverà a manifestare perché il mio paese mi sta togliendo alcuni diritti, io per muovermi uso la carrozzina elettrica e come lei ben saprà necessita di una batteria per poter funzionare, la Regione Veneto (e non solo) ha deciso di farcela pagare a noi utenti per un importo circa di €350,00. Prendiamo una pensione per vivere pari € 336,00 mensili più l’indennità d’accompagnamento pari a € 542,02 che è destinata a chi assiste una persona disabile, credo sia una scelta di generali che stanno sopra di lei.
Volevo informarla che quando verrà a casa mia non troverà la scritta Casapound, ma una bandiera arcobaleno con su scritto qui abita una zecca rossa.
Sappia comunque che con grande orgoglio continuerò a manifestare e a dare voce alle persone in difficoltà anche se so per certo che a lei e ai suoi superiori questo dà molto fastidio.
Un caro saluto da una Zecca Rossa
Luca Faccio
Ringraziamenti:
Ringrazio tutta la redazione di propaganda live e l’attore Andrea Pennacchi per il monologo sul Ddl Sicurezza dal quale ha preso ispirazione questa mia lettera.
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