Racconta la Tua Storia

UNA NUOVA SEZIONE: RACCONTA LA TUA STORIA

 

Ho deciso di aprire una nuova sezione all'interno del mio Blog dove le persone che abitualmente non hanno voce possono trovare uno spazio per far conoscere la propria storia e i propri bisogni.

L'obbiettivo di questa sezione e di raccogliere attraverso le vostre storie le carenze del nostro paese inerenti tematiche sociali dando particolare attenzione alla disabilità.

In un secondo tempo discutendone con voi mi piacerebbe portare a conoscenza attraverso i mezzi di informazione stampa e tv i problemi che emergono. Potete inviarmi le vostre storie Tramite il modulo sottostante

Se vuoi Pubblicare un tuo video o delle tue foto scrivimi a    raccontalatuastoria@lucafaccio.it

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Comments (5)

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    ho una storia da raccontare che fa venire i brividi a chi la studia e l’approfondisce: il mio amico Chico Forti, ex campione mondiale di windsurf è stato arrestato e condannato all’ergastolo in totale ***enza di prove ma solo sulla base di indizi e supposizioni, o meglio (come si può evincere dal verdetto finale della corte di Miami) una sensazione. Raccontare qui sarebbe difficile, la criminologa Roberta Bruzzone ha studiato il caso per due anni ed ha scritto un libro su questo caso giudiziario che per lei rappresenta l’apice della malagiustizia. Vi invito a cercare link che trattano l’argomento e scoprire come nella democratica e civile America possano condannare un incensurato pur avendo a disposizione un pluripregiudicato che confessa il movente, anzi lo stesso movente è stato ribaltato dall’accusatore sulle spalle del mio amico, convincendo la giuria della sua colpevolezza.

    14 Settembre 2015 a 09:36
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    L’Associazione Amici di Nicola, organismo a tutela dei diritti delle persone diversamente abili, SEGNALA, CON UNA DETTAGLIATA RELAZIONE AL MIUR – ALLA MAGISTRATURA – AGLI UFFICI SCOLASTICI PROVINCIALI E REGIONALI – AL GARANTE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA – AI POLITICI LOCALI E REGIONALI, segnalando la situazione di un caso simbolo, (chi si ricorda dell’unico studente in Italia ad iniziare la scuola nel mese di novembre anziché a settembre 2015), stiamo parlando del Liceale ROMEO NICOLA 17/12/1998, Diversamente Abile al 100% in situazione di gravità (Art. 3 comma 3 della L.104/92), minore non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, che frequenta il primo anno del Liceo Artistico di Locri, anno scolastico difficile giunto ormai al termine e, con la presente vogliamo portare a conoscenza codeste Autorità di come si è svolto il percorso scolastico di questo studente diversamente abile al primo anno delle superiori, analizzando in modo cronologico tutte le fasi e le modalità di attuazione della “buona scuola” di come vengono applicate le norme vigenti riguardanti l’inclusione e l’integrazione scolastica, la sicurezza e, relazionando quanto segue: premessa Com’è noto, per via delle proteste dei genitori e del clamore mediatico, a causa della mancanza di condizioni contestuali adeguate alla situazione di disabilità del ragazzo, Nicola ha potuto iniziare a frequentare l’anno scolastico dal 16 novembre 2015, con oltre due mesi di ritardo rispetto a tutti gli studenti Italiani (durante i quali i genitori sono arrivati alla protesta estrema di incatenarsi fuori dalla scuola) infatti, già il 18 settembre 2015 hanno esposto regolare denuncia, c/o i Carabinieri, contro ignoti affinché si faccia chiarezza su eventuali responsabili, così l’inizio è stato possibile a seguito di un tavolo di confronto, istituito il 13 novembre 2015 dal Sindaco di Locri con tutte le parti politiche e scolastiche Locali, Provinciali e Regionali, durante il quale si sono poste le basi istituendo le figure, i servizi e le condizioni adeguate affinché lo studente potesse finalmente iniziare l’anno scolastico. Facciamo un p***o indietro Il 21/10/2015 in presenza di tutto il gruppo H nonché l’equipe SOS di neuropsichiatria infantile della Asp, il genitore Cosimo Romeo subisce da parte della D.S. offese dirette e, lo studente Romeo Nicola viene di fatto discriminato pubblicamente. Di ciò, è stata presentata apposita querela presso la Procura della Repubblica di Locri, per la quale stanno già indagando le autorità competenti.
    Sin dal primo giorno di frequenza scolastica, e per almeno una settimana di seguito, il genitore dello studente Romeo Nicola ogni mattina verso le ore 10:00 circa si reca a scuola (ciò previo accorso con l’operatore OSS e l’Assistente educativa), incaricati al momento dell’igiene del ragazzo, per dare indicazioni affinché possa essere gestito al meglio in quanto, a causa di una grave scoliosi Nicola indossa un corsetto (busto) e pertanto l’operatore per i primi tempi necessita di istruzioni per tale pratica. Tenendo conto che, la stanza dell’igiene inizialmente era posta primo piano e, per raggiungerla bisognava attraversare tutto il corridoio (dinnanzi alle cl***i e durante le lezioni), pertanto al fine di non arrecare disturbo, utilizzava la scala antincendio per portarsi direttamente al piano stabilito, ma questa pratica è stata fraintesa da alcuni collaboratori scolastici che credevano che il genitore volesse entrare di nascosto come se dovesse cogliere qualcuno di sorpresa e, a nulla sono valsi i tentativi di spiegazioni, tuttavia non si recava a scuola di propria iniziativa ma al bisogno e su richiesta dell’operatore OSS, pertanto ogni volta era atteso, nessuna sorpresa insomma! Il secondo giorno di scuola, in data 17 novembre 2015, a seguito del sisma avvertito in modo forte sul territorio della Locride, durante l’evacuazione scolastica (che veniva erroneamente gestita nell’immediatezza della scossa tellurica) per portare gli studenti disabili “carrozzati” al piano terra hanno scorrettamente utilizzato l’ascensore con tutti i gravi rischi connessi al tipo di emergenza.
    La cosa è stata denunciata da questa Associazione la quale immediatamente ha richiesto agli uffici provinciali di edilizia scolastica di far trasferire al piano terra le aule con studenti disabili non deambulanti e contestualmente realizzare una stanza di supporto arredata con speciale lettino per facilitare l’igiene dei disabili e di adeguare il bagno degli stessi con apposito scaldino, infine di eseguire la riparazione di una porta antipanico che apre sul cortile posteriore del plesso scolastico.
    Operazioni di sicurezza (così da scongiurare ogni potenziale pericolo) attività richieste con determinazione, agli uffici competenti della Provincia, esclusivamente dalla nostra Associazione, tuttavia sono stati motivo di vanto della D.S. per prendersi meriti (non suoi) con apposite note stampa. La verità è, che fino a questo momento hanno omesso di applicare le norme di sicurezza lasciando in potenziale pericolo gli studenti diversamente abili in aule inadeguate ai piani alti.
    Primo e ultimo incontro scuola-famiglia L’11 gennaio 2016 si tiene, previo comunicazione scritta alle famiglie degli studenti, l’incontro scuola-famiglia e nonostante Nicola abbia frequentato solo poche settimane, il papà e la mamma accompagnati dal docente di sostegno vanno a conoscere tutti docenti di ruolo, e durante l’incontro hanno la spiacevole sorpresa di scoprire che, solo un insegnante su 10 conosceva il proprio studente Nicola Romeo e solo un docente su cinque si ricordava di lui.
    Un nuovo incontro scuola-famiglia si svolge nel mese di aprile, ma visto i precedenti, questa volta i genitori dello studente non vengono avvisati di tale riunione e, solo a fine maggio (in chiusura anno scolastico) scoprono dell’avvenuto l’incontro scuola-famiglia attraverso un genitore di un compagno di cl***e (in quanto collega di lavoro del papà di Nicola). Dal canto suo la scuola si giustifica dicendo che vi era una pubblicazione on-line nel portale web della scuola, però sul loro sito non vi era alcuna comunicazione. Rappresentiamo inoltre che, sia i genitori che la responsabile l’Unità multidisciplinare SOS di neuropsichiatria della Asp Dr.ssa G. Foti, non sono stati coinvolti dalla D.S. nella scelta dell’Assistente per l’autonomia e la comunicazione, Assegnando tale figura allo studente Nicola Romeo, violando la sentenza del Consiglio di Stato del 20 maggio 2009 n. 3104, un provvedimento che prevede che l’alunno disabile può ottenere un’***istente educativo scelto dalla famiglia; invece la D.S. l’ha nominata di proprio arbitrio sulla base di un profilo dinamico funzionale vecchio di circa 9 anni risalente alle scuole elementari che non corrisponde più alla situazione attuale dello studente.
    Mentre la legge prevede che la stesura del profilo dinamico funzionale (pdf), strumento base per un piano educativo individuale idoneo degli studenti disabili, avvenga annualmente. Nonostante ci sia una sentenza del Tribunale di Reggio Calabria che, per la gravità dell’handicap ***egna a Romeo Nicola un’Insegnante di sostegno con rapporto uno ad uno, gli uffici scolastici competenti stabiliscono un docente di sostegno già disabile e fruitore di L.104/92. La scuola sapeva che questa figura era meno idonea a tale mansione e, si giustifica dicendo che le ***egnazioni vengono espletate dagli uffici scolastici Regionali.
    Tale insegnante era anche in attesa di ricovero sanitario su prenotazione e di ciò, la D.S. ne era al corrente in quanto trattasi di patologia dipendente da causa di servizio, infatti a febbraio si è messo in malattia a tempo indeterminato, così ha concluso l’anno scolastico e, la scuola ha penalizzato lo studente sotto tutti i punti di vista. Non si comprende con quale criterio vengano eseguite queste strane ***egnazioni di docenti di sostegno. A tal proposito, non appena il docente in questione si mette in malattia (come programmato), lo stesso non viene avvicendato con rapporto uno ad uno e, a supplirlo provvede un Insegnante di sostegno già ***egnato ad altro studente della stessa cl***e, il tutto all’oscuro dei genitori degli alunni interessati che vengono a conoscenza dei fatti in sede di riunione del 25 maggio, oltre tre mesi dopo; praticamente non è stato garantito il rapporto uno ad uno, così insegnante di sostegno infatti è stato ***egnato per due studenti bisognosi fino alla fine dell’anno scolastico. A riguardo, segnaliamo un fatto alquanto strano, sono state istituite cl***i con più di uno studente disabile, ci sembra che questa situazione violi dell’Art. 5 comma 3 del DPR 81/2009, Legge che detta le linee guida in merito all’istituzione di cl***i scolastiche. Evidenziamo riguardo le richieste avanzate dalla scuola verso provincia, al fine di ottenere fondi per l’integrazione scolastica per studenti diversamente abili con lo scopo di acquistare attrezzature didattico/specialistiche, mentre la D.S. cita nelle istanze n. 7 TECNOGRAFI (costosissimi), che a poco o niente servono per l’integrazione degli studenti disabili, la D.S. su specifica richiesta non ha fornito delucidazioni in merito. Inoltre riguardo le richieste della scuola al fine di ottenere fondi per facilitazioni di viaggio da devolvere alle famiglie degli studenti disabili non deambulanti, per la tratta da casa a scuola e viceversa, come integrazione scolastica, la D.S. a tutt’oggi non ha erogato alcun contributo alle famiglie indicate nelle richieste riguardanti quest’anno scolastico 2015/2016, né si conosco i tempi per ottenere tali contributi. La Provincia di R.C. dal canto suo ha ribadito di aver dato il via libera a tutte le scuole superiori compreso il Liceo Artistico di Locri, di elargire il contributo per le facilitazioni di viaggio agli aventi diritto utilizzando i propri fondi scolastici e successivamente rendicontare l’operazione al fine di ricevere i dovuti fondi dalla provincia stessa.
    Segnaliamo inoltre che l’unità multidisciplinare SOS di neuropsichiatria infantile della Asp e componente del gruppo H, ha richiesto (con nota prot. N. 174 del 17/04/2015) l’integrazione scolastica con una figura di psicologo/a, (figura confermata nel piano educativo individuale 2016), che tuttavia la scuola ha omesso di istituire limitandosi semplicemente a fare richiesta agli uffici provinciali solo ad aprile 2016, un anno dopo la prescrizione, privando così lo studente di un’integrazione scolastica importante, penalizzando lo stesso, già con grosse difficoltà, per il decorso di un intero anno scolastico. Romeo Nicola, sin dalla materna ad oggi (incluso le ripetenze) ha frequentato in totale 14 anni di scuola e, in tutti i gradi di frequenza scolastica le persone che ruotavano intorno allo studente, ognuno per la propria competenza, scrivevano una breve relazione sul diario dell’alunno al fine di informare e comunicare ai genitori le attività ludiche e didattiche e ogni attività. Questa pratica non è mai stata imposta a nessun operatore scolastico, infatti hanno sempre ritenuto opportuno spontaneamente di fare il diario del giorno. Anche quest’anno al Liceo Artistico di Locri (per pochissimi giorni) su richiesta dei genitori i collaboratori scolastici avevano iniziato a fare il diario del giorno ma, non appena lo scopre la D.S. questa impartisce verbalmente ordine ai suoi subalterni di non fare più il diario, in quanto ai genitori non è dato sapere ciò che fa il figlio a scuola, questi devono fidarsi alla cieca, e a nulla sono valsi i tentativi di dialogo e chiarimento presso la D.S. Una cosa è apparsa molto chiara, l’ordine dirigenziale è stato dato al fine di nascondere le NON attività svolte dallo studente per non rischiare di fare autogol.
    A conferma di ciò, la scuola mantiene un comportamento contrario alla volontà genitoriale che viola ulteriormente il diritto allo studio in quanto, in data 15/02/2016 la scuola propone un percorso di programmazione e valutazione differenziata (ai sensi dell’art. 5 dell’O.M. 90/01) ciò in sostituzione della programmazione normale. Tale documento conteneva, tra le altre cose, le istruzioni per i genitori, utili al fine di potersi opporre a tale programmazione e optare così alla valutazione normale equipollente. Tuttavia, l’insegnante di sostegno ignorando la volontà di papà e mamma che con nota scritta avevano espresso il proprio dissenso alla differenziata, attivano un sistema d’istruzione deresponsabilizzando i docenti di ruolo che affidano quasi tutte le attività dello studente all’***istente educativo. Riguardo le gite, negli anni precedenti alcuni genitori di studenti disabili hanno bloccato le uscite con mezzi inadeguati e senza pedana creando un clamore mediatico, al fine di evitare proteste analoghe, nonché ulteriori clamori mediatici, la scuola non ha organizzato uscite (a parte qualche p***eggiata al vicino cinema), mentre hanno privilegiato le altre cl***i (con studenti deambulanti) recatisi c/o musei ed altri luoghi di studio. Il tutto realizzato in modo da non dover noleggiare aziende di autobus adattati con rampa in quanto i costi per la scuola sarebbero stati maggiori. Come dire, cl***i con figli di un dio minore, colpevoli di avere la disabilità in un territorio handicappato.
    Nessuna polemica né demagogia, qui rappresentiamo una realtà dove a farne le spese non è solamente lo studente Romeo Nicola ma, tutti gli studenti diversamente abili. Quasi certo è che i singoli collaboratori scolastici subiscano l’influenza superiore e pertanto il loro modus-operandi sia una conseguenza. Infine E’ con grande tristezza che oggi affermiamo, che la scuola ha fallito nei confronti di tutti gli studenti che i ragazzi “normodotati” ed i disabili non sono mai stati integrati tra loro come gruppo cl***e, tanto per fare un esempio; i ragazzi come Nicola non sono mai stati invitati ai compleanni dei compagni di cl***e che li escludono a priori poiché diversi. Questo è un gravissimo segnale di insofferenza e discriminazione non da parte dei minori ma, da chi per inerzia non ha saputo o/e voluto applicare le norme e le linee guida riguardanti l’inclusione e l’integrazione scolastica. Alla luce della situazione sopraesposta, si chiede gentilmente a codeste Autorità di prendere eventuali provvedimenti di competenza affinché vengano rispettate le leggi e le buone pr***i sensibilizzando la politica per avanzare le opportune interrogazioni Parlamentari e contestualmente avviare un’ispezione. Alla Magistratura di voler integrare la presente relazione ai procedimenti in corso avanzati dai genitori dello studente Romeo Nicola e, si riserva sin d’ora costituendosi parte civile in eventuali processi a carico di responsabili per violazioni dei diritti delle persone disabili. Si pregano gli uffici scolastici della provincia e della Regione di adoperarsi affinché gli studenti diversamente abili non iniziano la scuola in tempi diversi dai ragazzi “normodotati”. http://www.***oamicidinicola.it

    14 Giugno 2016 a 21:33
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    Buon giorno, Sono Omar Spurio,di Roma,vi scrivo la mia storia,la storia del “Privilegiato Maledetto”.Lo scrivo,per far forza e coraggio alla gente..Emozionarsi e far emozionare…Non importa cosa accada,non importa se tutto è perduto,se tutto è nero,se tutto è buio…L importante è crederci sempre…Arrivera’ quel giorno in cui sarete cosi’ inebriati di serenita’ e felicita’ che tutto quello che avete vissuto vi sara’ sorridere…La pazienza è un albero amaro…Ma sa dare dei frutti dolcissimi…Ho gia’ “collaborato” con lo scrittore Marco Cesati C***in,ed ho partecipato alla sua conferenza ” Qui di seguito vi mando le date,con relatvi avvenimenti,sulla storia del Privilegiato Maledetto.

    Sono nato il 4 gennaio 1981.A fianco le indico l’ eta’ che avevo,all’ epoca dei fatti. 1)1995:morte di mio padre(14 anni) 2)1998:scoperta della malattia(insufficenza renale cronica).17 anni. 3)1999:inizio ad ***umere droga(hascis,cocaina,pasticche d’ anfetamina).18 anni. 4)2000:mia madre s’ ammala di tumore.Mia madre si trasferisce da mia nonna.Vivo da solo.(19 anni). 5)2001:morte di mia madre(20 anni). 6) gennaio 2004:entro in dialisi.Luglio 2004:disturbo bipolare,con 3 mesi di ricoveri T.S.O.(trattamento sanitario obbligatorio)al C.I.M. del S.Camillo di Roma.(23 anni). 7)2005:vado a vivere da mia nonna(81 anni).per piu’ di 2 anni,non avro’ rapporti con nessuno,causa della “vergogna” del disturbo bipolare,discorso complicato da spiegare(a tal proposito potete leggere qualcosa nel libro “Lunatica”,della giornalista Alessandra Arachi,in cui spiega il perchè di questa “vergogna”).24 anni. 8)2006:a settembre vengo operato per l’ asportazioni delle paratitoidi(ghiandole presenti nel collo),nell’ occasione si scopre tumore maligno alla tiroide in stato avanzato.Ad ottobre vengo rioperato per l’ asportazione totale della tiroide.25 anni. 9)2007:inizio a lavorare alla Capodarco(Cooperativa Sociale per l’ integrazione Sociale/lavorativa delle persone diversamente/abili).26 anni. 10)2008:svariate operazioni alle braccia,causa chiusura “fistola”(accesso vascolare che permetti adi dializzati di poter fare dialisi).27 anni. 11)2009:ad ottobre inizio i day hospital per entrare in lista per il trapianto.28 anni. 12)2010:a marzo entro ufficialmente in lista trapianto.
    A giugno ricevo un ingente somma di denaro, dall I.N.PS.,per arretrati della pansione d’ invalidita’.Lo stesso giorno vengo ricoverato d’ urgenza al Gemelli,per una nuova operazione alla fistola.
    Ad ottobre trapianto del rene. 13)2011:a giugno torno a vivere a casa mia,insieme a mia nonna,dopo 7 anni.
    Primo viaggio a Maiorca dopo il trapianto.30 anni. 14)2012:primo viaggio da solo(Barcellona).31 anni. 15)2013:secondo viaggio da solo(Madrid).32 anni. 16)2014:a giugno trasferisco mia nonna in una casa di riposo a lunga degenza.Inizio a vivere da solo.33 anni. 17)2015:Marzo viaggio da solo in Svizzera.Agosto viaggio da solo a Parigi. Le “Coincidenze” del Privilegiato Maledetto”: LE COINCIDENZE: Come gia’ t avevo accennato,nella mia vita ci sono coincidenze STRAORDINARIE,perché a volte la vita supera tranquillamente,la nostra fa Mio padre mori’ il 9 maggio del 1995.Mia madre mori’ 6 anni dopo(2001),ed indovina in che giorno?Il 9 maggio del 2001!!!Cioè lo stesso giorno di mio padre…Lo stesso,identico,fottutissimo giorno…Il 9 maggio…Quante possibilita’ ci sono?Praticamente nessuna…Eppure è accaduta….Ma siamo solo all inizio…. Il 30 ottobre del 2006,sono stato operato per l’ asportazione della tiroide,causa tumore.Essendo un dializzato, in attesa di trapianto renale,il trapianto l ho fatto ad ottobre 2010…Ed indovina in che giorno…Il 30 ottobre!!!Cioè lo stesso giorno in cui vengo operato di tumore,a distanza esatta di 4 anni,faccio il trapianto….Incredibile,vero?Ma non finisce qui….Il giorno in cui fui sottoposto al trapianto(30 ottobre 2010),fu anche il giorno del “trapianto record al S.Camillo di Roma”.Perchè fu definito “trapianto record”?Perchè tutti gli organi( i 2 reni,il fegato e il cuore) furono trapiantati al S.Camillo.
    Quando c’ è un donatore, i suoi organi vengono sottoposti alla “tipizzazione”(termine scentifico,con cui s’ identifica”,la compatibilta’ dell organo con le persone in lista d’ attesa),poi il Centro Nazionale Trapianti,tramite data base,individua i candidati piu’ compatibili,sul territorio nazionele.Esempio:1 rene va a Roma,l altro a Firenze,il cuore a Napoli ed il fegato a Milano.Invece quella volta non solo tutti gli organi furono trapiantati nella stessa citta'(Roma),ma tutti nello stesso ospedale(San Camillo).I medici del centro trapianti del S.Camillo,sia quelli del rene,che del cuore e fegato,hanno sempre dichiarato che è impossibile che una cosa del genere possa accadere…Eppure è accaduta…Infatti quella è stata la prima ed ‘ unica volta(finora) su tutto il territorio nazionale.Se vai su internet e scrivi “trapianto record S.Camillo Roma” trovi il tutto.Poi c’ è dell altro… La sera prima del trapianto,stavo facendo la dialisi a Villa Sandra(Roma,zona portuense)e nel letto vicino a me,a fare la dialisi c’ era il Sig.A.C.,e mentre stava facendo la dialisi lo chiamo’ il Gemelli di Roma,per fare il trapianto.Lo fece il giorno dopo(30 ottobre 2010),proprio come me.E,giustamente,ti starai chiedendo cosa centra questa cosa con le coincidenze….Il Sig.A.C. lo sai quando è nato?E’ nato il 16 marzo 1942…Nulla di strano…Se non fosse che il Sig.A.C. è nato lo stesso giorno,mese ed anno di mio padre: 16 marzo 1942…Cioè la persona che sta facendo la dialisi accanto a te(sottolineo accanto a te e non in un altro ospedale o in un’ altra citta’) che è nata lo stesso giorno,mese ed anno di tuo padre,fa il trapianto lo stesso tuo giorno…La vita è veramente straordinaria….. Il 30 ottobre è anche la festa di mio nipote,figlio di mio fratello,che è nato il 30 ottobre 2000. Da persone intelligenti quali siete,avete certamente capito,il perchè mi definisco “Maledetto”.E perchè allora mi definisco anche “Privilegiato”… Perchè nonostante quanto soprascritto,sono riuscito a risolvere tante cose:sono uscito dalla droga da solo,affrontato innumerevoli ricoveri,operazioni da solo.Son diventato un esperto di “giri burocratici”,tra enti pubblici,avvocati,dottori e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.Senza nessuna preparazione scolastica.Saper investire e gestire i soldi.Sono p***ato da non avere “una lira”,ad avere una grande “serenita'” economica.Ho recuperato i mei rapporti familiari(qui dovrei aprirti un capitolo a parte).Riuscire a gestire la mia vita in totale serenita’ e tranuillita’.Non avere pregiudizi verso niente e nessuno.Ad avere una mente aperta e disponibile,verso cose e persone lontane anni luce,dalla mia culturra o stato sociale.A viaggiare…Si a viaggiare….Con la dialisi,dovendo andare 3 volte a settimana(obbligatoriamente,previa morte) mi era impossibile.Ora viaggio come e quando voglio.Forse la mia piu’ grande conquista.Ad essere contento e sereno dalla mattina alla sera.E quando qualcuno,che mi conosce e sa la mia storia personale,magari mi chiede:”Ma come fai ad essere sempre allegro e sereno?Non sei arrabbiato con la vita e col Mondo intero?”…No,non sono incazzato…Perchè è LA SOMMA CHE FA IL TOTALE….Questo per dirvi che se sono la persona che sono oggi,lo devo alla vita che ho vissuto,nel bene e nel male…Quindi va benissimo cosi’…. Quanto soprascritto,è tutto certificato dalla a alla z.Ci tengo a riprecisarlo,in quanto so quanto teniate(giustamente)a questo. “Il Privilegiato Maledetto” è il titolo del libro che ho iniziato a scrivere sulla mia storia,per poter dare forza e coraggio a tutti. Questo è il link di una mia intervista A volte mi arrivano delle email davvero meravigliose, Omar questo fantastico ragazzo che ha avuto una vita davvero intensa ha deciso di aprirci il cuore, raccontarci il suo dolore la sua malattia i ricoveri ed il suo trapianto. TUMORE SUPERATO, TRAPIANTO AI RENI ORA PUO’ FINALMENTE VIAGGIARE ecco cosa significa http://www.viaggiaredasoli.net/?p=19567 È la mia storia senza filtri,senza se e senza ma . Raccontare la mia storia,condividerla è il mezzo che ho per aiutare gli altri,per dimostrargli che nulla è impossibile,neanche nelle situazioni più drammatiche . Abbiamo tutti gli strumenti per farcela…Sono dentro di noi,bisogna cercarli,trovarli ed usarli… Voi,tramite i vostri servizi,raccontate le situazioni e le vite più diverse,,a tutte le latitudini e stati sociali.Andando a toccare il bisogno più intimo e bisognoso delle persone:cercare le emozioni e vivere di esse.Raccobtiamo la mia storia e le aiuteremo non a vivere d emozioni…MA A STRAVIVERE D EMOZIONI!!! Leggete la mia intervista e capirai cosa intendo. Se non riuscite ad aprire il link,basta che su Google scriviate: Il trapiantato che viaggia da solo. Sto scrivendo il libro della mia vita,dal titolo “Il Privilegiato Maledetto…Una Storia di Vita”,che verra’ pubblicato dalla “Bonfirraro Editore”. Vi allego il file della notte del trapianto…Come diceva Socrate: “NON VOGLIO INSEGNARE…VOGLIO FAR PENSARE”….Tutto è possibile…Bisogna crederci… Vi ringrazio per la vostra attenzione. Attendo vostre nuove.
    Omar Spurio di Roma.Cell:3392853992 Area degli allegati

    14 Agosto 2016 a 12:27
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    TEATRO ASTRA: 15 OTTOBRE 2016 SCHIO (VI) THE PINK WALL – Musical Target di età: dai 12 anni in sù, visto i temi trattati fortemente attuali e universali. THE WALL è uno dei spettacoli più coinvolgenti mai concepiti, con momenti estatici in molte parti dello spettacolo, basti citare il celebre ***olo di Comfortably Numb. “The Wall” non ha bisogno di presentazioni; è l’opera di maggior successo della storia del rock con oltre 30 milioni di copie vendute in tutto il mondo di cui 1,2 solo in Italia.
    Pubblicato nel 1979 in doppio vinile, l’album racconta la storia di Pink, stanca rockstar che a causa di una serie di traumi psicologici (la morte del padre in guerra, l’autoritarismo degli insegnanti, la madre troppo protettiva, il divorzio dalla moglie) arriva a costruirsi un muro mentale al di là del quale si isola dai propri fan e collaboratori, diventando in seguito vittima di un delirio di onnipotenza che lo spinge ad vestire i panni di una figura dittatoriale e intransigente. Successivamente, a seguito di una presa di consapevolezza, Pink si sottoporrà ad un vero e proprio processo dove a testimoniare contro di lui saranno le figure di rilievo della sua vita. La rappresentazione dal vivo dell’opera prevede la presenza di una band (TacTus Rosa), di un gruppo corale (Share Accademy) e di un gruppo di attori (Circolo La Zonta, premiato con numerosi riconoscimenti nazionali) che mettono le loro arti a servizio di una inedita proposta fatta di musica, luci, proiezioni video, pupazzi, recitazione e naturalmente di un muro di bianchi mattoni. Nel nostro allestimento, le voci dei cantanti andranno a rappresentare i pensieri e l’anima del protagonista e degli altri personaggi incarnati in scena dagli attori.
    La particolarità di THE PINK WALL consiste infatti che, a fianco dell’esecuzione integrale dell’opera rock dei Pink Floyd, il gruppo di attori reciterà in tempo reale la traduzione dei testi, esplicitando finalmente anche per il pubblico italiano la storia e i contenuti concepiti da Roger Waters.

    14 Dicembre 2016 a 09:17
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    L’odissea di Danilo, tra disabilità e abbandono Circa un mesa fa ho parlato delle problematiche di tanti giovani, relative al progetto Garanzia Giovani.
    Tra i tanti messaggi ricevuti nell’occasione, vorrei riportarvi una storia che mi ha particolarmente colpito: la storia di Danilo. Mi chiamo Danilo M***imi, ho 25 anni, abito a Nettuno in provincia di Roma e mi sono diplomato nel 2009 presso Istituto Tecnico Industriale Statale Luigi Trafelli.
    Vengo subito al dunque: sono un ragazzo che ha problemi disabilità, in quanto invalido civile (al 74%) a causa di un ritardo mentale e problemi di vista. Quando sono uscito dalla scuola, avevo necessita di lavorare, ma, nonostante i tanti colloqui realizzati, mai nessuna azienda mi ha preso in considerazione, anche se le aziende hanno l’obbligo di ***umere un disabile (legge 68).
    A Settembre 2010 inizio a lavorare con una Cooperativa Sociale come ***istente disabile nella scuola per un anno con un contratto a progetto, ma è solo un’illusione e a Giugno dell’anno successivo, mi mandano via. Inizia cosi il mio purgatorio: rimango fermo per ben tre anni, fino al 2014, perché nessuna azienda mi considera viste le mie incapacità fisiche.
    Tutto quello che riesco a fare in tre anni, è un piccolo lavoro socialmente utile, come giardiniere, con il comune di Nettuno per tre mesi.
    Poi la speranza. Scopro su internet l’inizio (dal 1 maggio) del progetto Garanzia Giovani attivato anche dalla Regione Lazio, grazie allo stanziamento di fondi europei, cosi’ decido di iscrivermi e il mese successivo mi chiama il centro impiego per firmare il patto di servizio promettendomi di trovarmi un impiego nei successivi quattro mesi. Ma i quattro mesi successivi trascorrono con un solo colloquio dal quale vengo ancora scartato, quindi, stanco di promesse, a Novembre 2014 decido di rivolgermi all’agenzia Gi Group per trovare un tirocinio ma in quattro mesi non ricevo nulla, nemmeno una proposta, nemmeno un colloquio. Le aziende mi scartano sempre per la mia disabilita e anche Gi Group mi abbandona.
    Non mi sono mai sentito cosi solo, quindi cerco di reagire e a Febbraio 2015 chiamo alla Regione Lazio e faccio un casino. Mi richiama quindi il centro impiego, mi cancella dal precedente patto di servizio e mi riscrive per farmene uno nuovo. Mi propone di andare a fare un colloquio con un supermercato Conad ma anche li vengo scartato per l’invalidità. Ormai la situazione appare disperata, il centro impiego mi indica Saip Formazione S.r.l. di Latina, con la quale a Marzo 2015 comincio un corso di orientamento di otto ore.
    Qualcosa sembra muoversi: a Giugno 2015 inizio un tirocinio con una cooperativa sociale dentro un parco pubblico che termina però a Novembre, sei mesi prima del previsto, a causa del fallimento della stessa cooperativa. A Dicembre mi riscrivo con Saip ma nulla… Il problema è sempre lo stesso: sono invalido.
    Le aziende non vogliono persone come me, non mi vogliono nonostante la legge mi dovrebbe tutelare, non mi vogliono nonostante i bonus di ***unzione che potrebbero prendere, non mi vogliono nonostante il mio profilo con profilo “alto” dovrebbe consentirmi facilmente di trovare almeno un tirocinio da fare.
    E siamo a Marzo 2016. Sono ormai sette anni che cerco lavoro, mi sono messo in gioco in ogni modo.
    Credevo che Garanzia Giovani fosse finalmente un’opportunità concreta per potermi inserire nel mondo del lavoro, invece sono ancora qui, in attesa di una chiamata che non arriva mai e della prossima, inutile, promessa.

    14 Ottobre 2017 a 12:24

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