MIGRANTI, DISABILI, ANZIANI E GLI ALTRI : UMILIATI E OFFESI

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MIGRANTI, DISABILI, ANZIANI E GLI ALTRI : UMILIATI E OFFESI

Caro Furio Colombo,

Sono veramente senza parole e profondamente indignato nel vedere che L’Italia  sta diventando  un paese chiuso verso i migranti ma anche verso le persone disabili,perchè entrambi vengono ritenuti ” diversi”.

Luca Faccio

L’autore della lettera ( che è molto più lunga e si può leggere nel blog con lo stesso nome, nel FattoQuotidiano.it ) è un disabile e infaticabile organizzatore di eventi che coinvolgono i disabili in difesa di diritti continuamente negati. Faccio ha notato  che i media preferiscono trattare non solo caso per caso ma anche categoria per categoria, evitando di associare un fenomeno di insieme ( un fenomeno in crescita ) che si può riassumere così: chi può ( chi vuole ) si prenda i rifugiati, chi può, chi vuole, si prenda i disabili, chi  può e chi vuole si prenda i malati e i vecchi. Ma non sulle nostre spalle. “Nostre ” vuol dire le spalle dei cittadini  che non vogliono addossarsi responsabilità che competono  allo Stato ( è ciò che pensano ). Noi lavoriamo, paghiamo le tasse e non vogliamo essere disturbati. La prova di questo stato d’animo che sta diventando sempre più diffuso è nell’acrimonia che molte voci cominciano a dedicare a “Medici senza frontiere”,perchè salvano troppo e denunciano troppo, nella dichiarazione ottusa che un parroco scrive e affigge sulla porta della sua chiesa ( Gorino ). dichiarando chiusa anche quella, nella pioggia  di interventi in rete, e nelle trasmissioni radio che includono il pubblico, una continua,  esasperata dichiarazione di rifiuto e persino di noia e disprezzo per l’attivismo di chi aiuta e quello di chi sostiene  l’accoglienza come valore ma anche come dovere. Nessuno mette insieme l’abbandono dei migranti, che non hanno dove dormire ma neppure dove sedersi, dopo che parchi e stazioni hanno tolto tutte le panchine, l’abbandono dei disabili a cui ogni sorta di barriera architettonica vieta di muoversi e di accedere alle città come  persone libere ( nei comuni d’avanguardia prima vengono le piste ciclabili ), la condizione dei vecchi, che cronache sporadiche e separate ci narrano  abbandonati e reclusi  in lager  senza sorveglianza e senza cure( detti ” Casa Serena” o dedicate a qualche santo ) nelle mani di persone a dir poco incapaci e, spesso, con la complicità dei parenti che non li rivogliono in casa neppure dopo le denunce dei carabinieri. Così come rimane in sospeso, nel crescente rifiuto dei migranti, il rifiuto, disinteresse o abbandono dei ” minori non accompagnati” che spesso sono bambini e di cui non abbiamo mai visto dati o statistiche  o progetti, benchè limitati,  di soluzione. Al momento nel nostro Paese nessun partito o gruppo politico , per quanto si proclami nuovo  e diverso, ha raccolto le battaglie di Pannella e Bonino  per i diritti umani e civili. Non sono in nessun programma e nel futuro annunciato di alcun leader. Perciò ancora una volta i Radicali, che il 6 novembre marceranno a Roma ( pensate al paradosso,   anche in nome del Papa )per questi abbandonati e per quelli delle  prigioni italiane, e del ” fine  pena mai”, lo faranno da soli.

FURIO COLOMBO

LETTERA – IL FATTO –29– ottobre-2016 pag. 12

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Furio Colombo – Il Fatto Quotidiano

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lettere@ilfattoquotidiano.it

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